Archivio dei tag Arson Cole

17 Rochade

Ritornano a Locarno dopo due ore. Jorge fa scendere Sharon di fronte
all’ex discosbar Touché. Deve andare ad affrontare Tony.
Mentre lei cammina verso la stazione dei treni per prendere un taxi,
Jorge la chiama.
Lei si svolta.
“Fai molta attenzione, ti prego, non è un gioco!”
“Non preoccuparti, so bene quello che faccio” gli risponde facendogli
l’occhiolino.

16 Cambio di programma

Ritornato alla Buick, Jorge si siede al volante. Ha bisogno di una
sigaretta. Allunga la mano verso il cruscotto, ma il pacchetto non c’è.
Strano. Si guarda intorno ma non riesce a trovarlo. Alla fine lo vede, è
in mezzo ai suoi piedi. Si abbassa per prenderlo e mentre si rialza nota
due persone nello specchietto. Parlano in un angolo in ombra del
parcheggio e guardano verso di lui. Dal vestito costoso di uno dei due,
capisce che deve essere il proprietario della Ferrari parcheggiata lì
accanto. Nota la targa dell’auto, Principato di Monaco. Anche questo è
strano.

15 Il piano di Sharon

Quando i raggi dorati del sole al tramonto annunciano la sera, Jorge e
Sharon si mettono comodi su una coperta stesa sul prato davanti alla
Buick. Si godono quello spettacolo dopo tante ore di parole e discorsi
impegnativi. Più tardi, quando il sole lascia il posto alle stelle, si
rifugiano sui grandi sedili dell’auto. Continuano a pensare a come
comportarsi per mettersi in salvo. Intanto, siccome la fame si fa sentire,
mangiano gli ultimi panini che Sharon aveva portato con sé il giorno
prima. Parlano di ogni possibilità, valutano ogni dettaglio.

14 La magia di due semplici parole

Sharon cammina verso di lui, verso un cuore completamente cambiato.
Jorge la abbraccia forte e lei piange in silenzio. Si baciano in modo
tenero e lui sente che adesso tutto è diverso. Gli sembra di essere
diventato un altro. Stringe Sharon intorno alla vita e si incamminano
insieme verso la Buick, in silenzio, di nuovo uniti dai loro sentimenti.
Quando arrivano al parcheggio, Sharon non resiste più: “Che cosa è
successo? Dimmi cosa è successo, cosa ha fatto Boris?”
“Sharon, credo che non ti dovrai mai più preoccupare di Boris.”
Lei si ferma immediatamente, senza lasciare la sua mano. I suoi occhi
chiedono una spiegazione.

13 Tante domande inutili

Dopo un’altra mezz’ora passata a compilare formulari, vengono portati
al posto di comando della polizia di Locarno per il verbale. Un verbale
che diventa un interrogatorio vero e proprio. Sembrano avere dubbi,
troppi dubbi. Intanto, il luogo del crimine è stato esaminato ancora più
a fondo dagli specialisti della sezione criminale della polizia cantonale
di Bellinzona.

12 Sbirri vivi

Jorge interrompe la telefonata con il numero d’emergenza.
“Maria, cosa è successo?”
Non gli resta molto tempo per chiudere quel buco pericoloso nella
ricostruzione dei fatti.
“Non lo so, ho sentito due spari nell’ufficio! Oh dio, pensavo che anche
tu…”

11 Una porta nascosta nel paradiso

Restano lì, seduti in macchina, ognuno con i propri fantasmi a cui si
sono aggiunti nuovi pensieri che si stanno allargando nel loro universo
interiore.
Verso mezzanotte Jorge decide di ritornare. Sharon diventa subito
triste, si sente delusa. Sa che tornare al Paradise significa tornare alla
solita vita, così lontana dai suoi sogni. L’immagine degli uomini che
dovrà di nuovo sopportare le fa venire la nausea. È stanca di essere
usata, di essere quello che non voleva diventare, stanca di dover
rinunciare ai suoi sogni per una realtà così triste. Rimane in silenzio e le
viene da piangere, vorrebbe urlare, ribellarsi, ma sa che non può farlo,
perché ha i debiti per il viaggio e li deve ripagare. Si chiede se il suo
principe la salverà, teme che forse non lo farà mai.

10 Un novellino

“Ehi Jorge, ti sono mancato, vedo” gli dice Luca attraverso il finestrino.
“Sì, ma non troppo.”
“Dài, vieni che ti offro una nuova birra irlandese che mi è appena
arrivata. Così parliamo un po’.”
Jorge si accende una sigaretta. Raggiunge l’amico sulla porta del bar e
stanno un po’ lì fuori a chiacchierare e a fumare. Poi Luca gli mette un
braccio sulle spalle e lo accompagna dentro.
“Jorge, forse ho informazioni che ti potrebbero servire” dice
mettendosi a preparare i drink.

9 Appuntamento con inganno

Quando Jorge si sveglia sono già quasi le cinque del pomeriggio. Sharon
dorme ancora, profondamente. Si libera dal suo abbraccio senza
svegliarla, raccoglie i vestiti ed esce dalla stanza. Si veste velocemente
nel corridoio e scende al bar, dove si prepara un bel caffè nero con
zucchero, tanto zucchero. Poi si siede a goderselo e a fumare una
sigaretta. La sua testa pulsa come quella di uno che ha bevuto troppo.
Colpa di quella schifezza di prosecco che usano per ingannare i clienti.
Si chiede se anche loro si sentiranno nello stesso modo, dopo queste
feste.

8 Villa Goldstein

Arriva il sabato della festa, dopo una lunga settimana in cui Jorge ha
lavorato in noiosa solitudine ai suoi investimenti. Sharon, invece di
riposarsi come voleva lui, ha ricevuto comunque tanti clienti. La colpa
era di Boris, che comunque aveva incaricato Maria di scegliere solo i
più tranquilli, per garantire che la piccola fosse in ottima forma per il
gran giorno.